Escursioni nelle immediate vicinanze raggiungibili a piedi A due passi si trova Pagino Castello, minuscolo borgo, il cui nome deriva dal latino pagus che significa per l’appunto"piccolo villaggio", immerso nel verde, con le sue caratteristiche casette a schiera costruite con pietra del Furlo, il piccolo cimitero e la chiesetta di S. Clemente. Ha origini molto antiche, fu teatro di scontri tra Umbri ed Etruschi, Galli e Piceni e secondo la tradizione, fu nella zona di Pagino che si combattè la battaglia fra Narsete e Totila (552 d.C.), evento che segnò la fine dei Goti in Italia. Percorrendo sentieri immersi nella vegetazione in pochi minuti può essere ammirata da prospettive del tutto nuove e particolari, la suggestiva Gola del Furlo, uno dei luoghi più caratteristici dell'intero territorio. Le pareti rocciose dei monti Pietralata e Paganuccio, prodotte dall'erosione delle acque del Candigliano, si innalzano per centinaia di metri a picco su un verde lago e formano la Gola del Furlo dal singolare aspetto alpino e dal fascino unico, che la inserisce di diritto tra le maggiori attrattive dell'Italia centrale. Seguendo uno di questi sentieri che discendendo lungo la parete nord della gola è direttamente raggiungibile la Galleria Romanica lungo la via Flaminia (in origine un piccolo foro, dal latino “forulum” che diede origine alla località Furlo, fu costruito dagli etruschi e si trova a destra della Galleria Romana realizzata da Flavio Vespasiano nel 76 dopo Cristo tuttora utilizzata) l’annessa chiesetta anch’essa romanica, l’imponente Diga del Furlo e il lago artificiale che si adagia lungo tutta la gola.   Escursioni nei dintorni raggiungibili in pochi minuti d’ auto.   In dieci minuti di auto (o 45 minuti di bici) è raggiungibile Fossombrone con le sue innumerevoli attrazioni turistiche, dal bellissimo Corso Garibaldi con i suoi portici ed eleganti facciate d’epoca, alla chiesa barocca di S. Filippo con i sui stupendi stucchi, dalla Cattedrale alla Chiesa diS. Agostino con i suoi notevoli altari, dal caratteristico quartiere della Cittadella con il susseguirsi di viuzze e scalinate che si inerpicano fino ad arrivare alla sommità del colle di S. Venanzio dove si ergono i ruderi della Rocca Malatestiano-Feltresca antica fortificazione ristrutturata da Francesco di Giorgio Martini, alla Casa Museo e  Quadreria Cesarini ricca di opere d’arte contemporanea e unica nel genere, dalla Corte Alta palazzo voluto da Federico da Montefletro duca d’Urbino come residenza a Fossombrone sede della Pinacoteca Comunale e del Museo Civico, dallo stupendo panorama che si può ammirare dal Colle dei Cappuccini dove si trova il convento del XVI secolo e l’imponente croce che domina su tutta la vallata, al Parco delle Cesane vasta pineta con percorsi ed aree attrezzate e sempre nel territorio di Fossomrone da non perdere il borgo medioevale di Torricella mirabilmente ristrutturato.   Percorrendo la via Flaminea per 7 km, attraversata la Gola del Furlo con i sui numerosi punti d’avvistamento da dove, se si ha fortuna, si possono avvistare rapaci e addirittura l’Aquila Reale che qui nidifica, si incontra la località del Furlo, dal latino "forulus" (piccolo foro), qià conosciuto dai Romani e passato alla storia anche per il Profilo del Duce scolpito in una parete della montagna nel 1936 dalla milizia forestale, ancora oggi parzialmente visibile, ad omaggiare Benito Mussolini che qui vi sostava di sovente nel tragitto che faceva da Roma alla nativa Predappio; esiste tuttora l’albergo e la stanza dove soggiornava; da segnalare anche la presenza del Museo del Territorio dove si trovano reperti che destano interesse scientifico e curiosità per il turista. A pochi chilometri sorge l'Abbazia di San Vincenzo detta di Petra Pertusa (antichissimo nome del Furlo), preziosa opera di stile romanico del Vl secolo nei cui pressi si trovano un interessante Sito Archeologico costituito da un viadotto di epoca augustea (realizzato con grandi blocchi di roccia a secco) e porzioni di lastricato dell’antica via Flaminia. A poca distanza da visitare pure il Santuario del Pelingo del 1820 con ampie aree attrezzate. Si arriva quindi ad Acqualagna famosa per la produzione e mercato dei Tartufi più pregiati d'ltalia (l'appuntamento per i buongustai è alla Fiera Nazionale del Tartufo, prima quindicina di Novembre), nei suoi ristoranti e negozi si può assaggiare o acquistare tartufo e prodotti al tartufo (formaggi, olio, salumi, ecc.).   Per una piacevole ed interessantissima escursione in bicicletta a 3 km dalla cascina si trova il Sentiero Energia e Natura della Valle del Metauro, che si estende per 25 km, collega la Riserva Naturale del Furlo al lago artificiale della centrale idroelettrica di Tavernelle e si snoda a fianco dei fiumi Candigliano e Metauro attraversando numerose zone di alto interesse storico- naturalistico. Il percorso ha inizio in prossimità della Gola del Furlo, passa nei pressi della località Barco (un antico spiazzo pianeggiante che il Duca Federico da Montefeltro utilizzava per cacciare la selvaggina) e giunge poi alla selvaggia Forra di San Lazzaro con le caratteristiche Marmitte dei Giganti, curioso esempio di erosione fluviale che ha prodotto nella roccia delle buche naturali che assomigliano a “marmitte”. L’itinerario prosegue verso Fossombrone e attraversata tramite una pista ciclabile si giunge all’interessantissima Area Archeologica di S. Martino del Piano dove è stato portato alla luce un importante insediamento fatto risalire a Caio Sempronio Gracco da cui a origine il nome di Fossombrone (Forum Sempronio); nelle vicinanze si trova pure il Mulino Bonci ex impianto idroelettrico e frantoio. A questo punto il sentiero lasciata la provinciale attraversa la campagna forsempronese e arriva in una cava dall’atmosfera “lunare” dalla quale, in estate, si può guadare il fiume Metauro e portarsi sulla sponda opposta. A questo punto si attraversa un’area dall’interesse naturalistico non indifferente che va dai Boschi di Pian di Rose e quello diTorre Romana (zona a protezione speciale e di interesse comunitario) ricco di specie arboree ed esemplari di avifauna ormai rari. Nelle vicinanze merita una visita la Palazzina Sabatelli, antica residenza signorile del XVII secolo adibita oggi a ristorante e centro turistico. Lungo il tratto termine dell’itinerario per giunge al vasto bacino della Centrale Idroelettrica di Tavernelle, si incontrano aree verdi attrezzate e strutture che permettono l’osservazione dei volatili presenti e dei pescatori dediti alla pesca sportiva. A questo punto si può visitare il Mulino della Sacca, un importante impianto costituito dal mulino e da un canale in galleria per l’alimentazione, prima di intraprendere, attraverso la provinciale, il tragitto di ritorno lungo il quale volendo si possono ancora visitare il Sito Archeologico di Tavernelle e il Sito Archeologico di Calmazzo per giungere alla conclusione del “viaggio” non prima di aver attraversato il Ponte Traiano di Calmazzo.
ITINERARI TURISTICI
B&B CAISEVERI Home Home La casa La casa Itinerari Itinerari Dove siamo Dove siamo Servizi offerti Servizi offerti Prezzi Prezzi Foto & Video Foto & Video Contatti Contatti